COSSOINE

LOCALIZZAZIONE E TERRITORIO
Situato nella parte nord-ovest della Sardegna, Cossoine è facilmente raggiungibile dalla strada statale 131, infatti dista da essa solo 2,5 km.
Il paese è costruito su una collina, ma da essa il territorio va a digradare fino alla più conosciuta piana di “Campu Giavesu”, che, nonostante il nome, per una buona porzione territorialmente fa parte proprio di Cossoine. Il territorio ha un’elevata escursione altimetrica con il punto più basso che si trova a circa 160 metri sul livello del mare, e il punto più alto si trova invece a circa 720 metri. È il massiccio basaltico di “Monte Traessu”, con gole, dirupi, e boschi misti principalmente di querce, importante meta turistica per i suoi diversi percorsi, tra cui le cascate naturali in località “Sos Istrampos”, che attirano un numero elevato di visitatori soprattutto in primavera.
Cossoine confina a nord con Giave, Thiesi, Cheremule e Romana, a est con Giave e Bonorva, a sud con Semestene, e infine a ovest con Monteleone Roccadoria, Pozzomaggiore, Mara e Padria.
A circa 1 km dal paese in direzione sud troviamo una voragine che già dal periodo medievale era oggetto di credenze e leggende, e che pare in quel periodo indicasse la porta dell’inferno. Ma non solo, la storia antica che poi si è tramandata fino al giorno d’oggi dice che in questa famigerata voragine venissero lanciate le donne adultere, quelle che avevano figli al di fuori del matrimonio, i vecchi che non riuscivano più a pagare le tasse e quindi considerati un peso dalla società. Si tratta della cosiddetta voragine di “Su Mammuscone”, luogo immaginario utilizzato non solo a Cossoine ma anche nel circondario per mal augurare qualcosa a qualcuno.
IL PAESE
Il paese è attraversato dall’odierna strada statale 292 nordoccidentale sarda, ed è proprio attorno ad essa che si è sviluppato il paese. La chiesa di San Sebastiano, la chiesa di Santa Chiara, ma anche la piazzetta antistante la chiesa di Santa Croce sono tutte nei pressi della strada principale. Non lontano da essa c’è l’anfiteatro comunale, e l’antico Monte Granatico, istituito a fine del 1600, altro non era che è un magazzino dove si stoccavano le sementi che venivano poi distribuite ai contadini che ne avevano più bisogno in una certa annata agraria, con la promessa che venissero restituite in futuro.
Il centro storico di Cossoine è ricco di vicoli e stradine dove perdersi ammirando i numerosi murales più o meno grandi che raffigurano personaggi e vita quotidiana del paese.
LE ORIGINI E LA STORIA
I ritrovamenti di svariate Domus de Janas dimostrano che nel territorio di Cossoine vi erano insediamenti umani già a partire dal periodo neolitico.
Anche successivamente, in età nuragica il territorio era abbastanza abitato. Uno dei siti meglio conservati e quello che dà verso la piana di “Campu Giavesu” e che comprende il complesso nuragico di “Aidu e Corru Oes”.
Anche nelle epoche successive, nei periodi romano e bizantino, sono state trovate alcune tracce del passaggio di questi popoli, e l’esempio più rappresentativo è la chiesa di “Santa Maria Iscalas”, datata intorno al VI secolo. “Iscalas” è il nome che gli è stato dato in tempi più recenti per via del percorso arduo che si deve fare per raggiungerla, ma si pensa che il suo nome è originario fosse “Santa Maria de Curin”, dal nome del villaggio presente in quella località.
Si ha notizia dell’esistenza di Cossoine in documenti ufficiali dal 1113. Nei condaghi di San Michele di Salvennor e di San Nicola di Trullas sappiamo che la villa, come pure altre del circondario, faceva parte del Giudicato di Torres, sotto la curatoria di “Caput Abbas”, successivamente acquistato dai Doria intorno al 1260 nelle cui mani rimase fino al 1436, anno in cui l’ultimo dei Doria fu sconfitto e il territorio suddiviso in feudi. Nel 1528 si verificò una pestilenza che decimò il paese e che terminò solamente il 20 gennaio del 1529, giorno in cui si commemora il martirio di San Sebastiano, al quale venne dedicata la chiesa eretta alla fine di quel secolo.
ETIMOLOGIA DEL NOME
L’etimologia del nome di Cossoine parte da una base che identifica la Corsica, lasciando intendere che siano stati proprio dei popoli provenienti dalla vicina isola a fondare l’antico villaggio. La parola originaria “Corsein” ha subito alcune evoluzioni perdendo la “r”, ma raddoppiando la “s”, fino ad aggiungere una “e” finale, e trasformare in “o” la “e” centrale.
ECONOMIA
L’economia del paese si regge per gran parte grazie all’allevamento ovino e bovino. Un tempo esistevano anche caseifici e una cava di caolino e una di basalto, nonché le fornaci che servivano a produrre la calce, mentre a tutt’oggi molte attività si sono spostate nell’insediamento industriale di “Campu Giavesu”.
FESTE E SAGRE
La festa patronale di Cossoine è l’11 agosto, giorno in cui si celebra Santa Chiara.
Molto importanti anche le celebrazioni in onore di San Sebastiano, che nonostante venga commemorato il 20 gennaio, viene poi festeggiato la seconda domenica di maggio con messe, processioni, esibizioni di cantanti, e la famosa ardia, una corsa a cavallo in cui abili cavalieri mostrano la loro abilità destreggiandosi tra le vie del paese.
Verso la fine di agosto e i primi di settembre viene onorata “Santa Maria Iscalas”, con una processione che dal paese porta alla chiesa campestre dove verrà poi celebrata la messa, e che al termine di essa vede i partecipanti riunirsi in un pranzo conviviale.
GASTRONOMIA
I piatti tipici locali sono legati principalmente all’economia quindi con prodotti derivanti dalla terra e dall’allevamento di bestiame, principalmente carni ovine e suine.
Come primo piatto tipico troviamo il pane bollito, che si ottiene facendo bollire in brodo il cosiddetto “Zichi”, un pane di farina di grano duro nato nel vicino paese di Bonorva ma esportato ormai in tutto il Logudoro e anche oltre. Un utilizzo diverso di questo tipo di pane viene chiamato “Pane Iscadda”, che è una sorta di pane rituale ricco di ornamenti e abilmente lavorato a mano, che viene adoperato come pane augurante nei matrimoni ma che viene anche preparato in onore di Santa Rita.
CHIESE E ARCHEOLOGIA
La santa patrona del paese viene celebrata nella parrocchia dedicata a Santa Chiara. Costruita a fine del 1500 poi ampliata intorno al 1700. Edificata in stile tardo gotico, è caratterizzata da un portale con arco e ghiera decorata, con due colonnine alle estremità dell’arco che si ergono verso l’alto. All’interno la chiesa ha un’unica navata ed è divisa in lunghezza da tre archi che formano tre campate ai lati delle quali sono presenti cappelle per venerare altri santi.
Antistante una grande piazza nel centro di paese sorge la chiesa di Santa Croce. Edificata intorno alla metà del XVII secolo, è oggi utilizzata prevalentemente come oratorio.
La terza chiesa che troviamo all’interno del centro abitato è quella costruita in onore di San Sebastiano verso la fine del 1500 al cui interno troviamo una navata centrale suddivisa da archi in tre campate.
A circa 6 km dal centro abitato, in direzione nord-ovest, sorge la chiesa di Santa Maria Iscalas. Differenti studiosi attribuiscono diverse età di costruzione della chiesa che vanno dal VI secolo all’XI secolo. Alcuni elementi costruttivi potrebbero far risalire la chiesa al periodo romanico, quindi tra il X e l’XI secolo, però la mancanza di alcune caratteristiche come, ad esempio, le decorazioni che nel periodo romanico erano molto comuni portano a pensare che l’edificio attuale sia stato opera di rifacimento di un edificio preesistente e risalente proprio al periodo bizantino. C’è da aggiungere inoltre che alcuni ritrovamenti di manufatti nelle vicinanze della chiesa farebbero supporre insediamenti umani precedenti, addirittura risalenti alla preistoria. A circa 500 m dalla chiesa sorge l’omonimo nuraghe.
È sempre nella piana che si possono notare altri tre dei più conosciuti nuraghi di Cossoine, nuraghe “Accas”, nuraghe “Corruoes”, e nuraghe “Aidu”. Sono proprio questi due ultimi nuraghi che danno il nome ad un più ampio complesso nuragico denominato appunto “Aidu-Corruoes”, che comprende anche una tomba dei giganti e un piccolo villaggio.
Il territorio di Cossoine ha anche un altro interessantissimo sito, unico in termini di lunghezza nella provincia di Sassari, è la grotta conosciuta come “sa Ucca’ e Peltusu” con i suoi oltre 3 km, due ingressi, attraversata in alcuni tratti dall’acqua, e sviluppata su vari piani.
SUL TERRITORIO
Nuraghe Aidu
Nuraghe Corruoe
Nuraghe Pianu
Nuraghe Su Truppu
Nuraghe Alvu
Nuraghe Sighi
Nuraghe Suiles
Chiesa di Santa Maria Iscalas
Grotta Su Mammuscone
Tomba dei giganti Aidu
Tomba dei giganti Su Truppu
NUMERI UTILI
FARMACIA PIRAS
Piazza del Popolo, 1
Tel. 079 861148
CARABINIERI
Via Belvedere, 2
Tel. 079 861049
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